The Door to the Origin of the World with Grandmother Bag Collection, Masseria Torre Coccaro, Brindisi, 2013

Daniel González D.G. Clothes Project
The Door to the Origin of the World with Grandmother Bag Collection
critical essay by Lukas Feireiss
Masseria Torre Coccaro – Fondazione Museo Pino Pascali
April 21st, 2013 perforamnce & opening of the permanent ephemeral architecture

special guest DRACULA LEWIS with the participation of the Banda di Cisternino

(Scendere per la versione in italiano)

To imprint a fantastic vision on reality is to turn it into hyperreality, something more real than reality itself, where our imagination bonds with historical memory and personal experiences.
The Door to the Origin of the World is a door that wears an idea: being a passage to a new dimension, with celebratory rites and fantastic characters that arise from the everyday.
Grandmother Bag Collection is the first apparition to come out of the The Door to the Origin of the World, an army of grandmothers who model with their handbags in a celebration of ʻfeminine timeʼ, a time dedicated to life, family, home and career and captured within a woman’s inseparable companion: her handbag. This is a tale told through traces of colour, a material that was decanted from dreams that sediment while witnessing private and individual journeys.
A simple, old wooden door, savagely carved and showing clear signs of time, inlaid with several minerals, quartzes and crystals, is the gate of a tuff cave situated in the garden of the Masseria Torre Coccaro.
For the vernissage the door will be opened. In the beginning there will only be sounds coming out of the cave. Hypnotic-dark music, a primordial groan, played live by special guest Dracula Lewis (vocals and computer).
Subsequently, a village band will start walking out of the cave (or local country musicians), playing festive popular music, immediately followed by grandmothers modeling in their regular, classic clothes and custom made handbags. Classically shaped handbags are painted in a primitive and spontaneous fashion as if reflecting humoral states. Through the use of spray-paints and stratified pigments, one gets the impression that these bags, while taken for walks around town, absorbed the traces of the streets and they now carry the signs on their skin.
The musicians followed by the grandmothers will go through the Masseria all the way to its entrance where they will get on a means of transportation that will take them to the Pino Pascali Museum. There, they will get off in the same order (musicians first, grandmothers after) and they will enter the museum where they will do a catwalk with the music of Dracula Lewis.

Giunge al quinto anno l’iniziativa Masseria Art Project di Masseria Torre Coccaro e Masseria Maizza, che in questi anni ha prodotto opere site specific di Flavio Favelli, Carola Bonfili, Antonio Riello, Loredana di Lillo, Pierluigi Calignano, Roberto Paci Dalò, Valentina Vetturi e Silvia Giambrone, Giuseppe Caccavale, Katja Bullmann & Giovanni Trailo.
Per le celebrazioni del primo lustro del progetto è stato chiamato l’artista Argentino, di base a Berlino e New York, Daniel González che con un duplice evento domenica 21 aprile inaugura a Masseria Torre Coccaro l’installazione permanente The Door to the Origin of the World with Grandmother Bag Collection.
Anche in questo progetto pugliese González non smentisce la sua natura di pirotecnico artista che con sapiente regia riesce a fondere fra loro media e livelli culturali di differenti provenienze. L’esplosivo evento inaugurale (ore 15.00) trasformerà con il suo bizzarro equilibrio alchemico una grotta abbandonata sul letto di un vecchio fiume prosciugato, in un limbo dove sacro e profano, aulico e popolare si fondono fra loro.
Le musiche elettroniche di Dracula Lewis, possessore di “un talento per creare musica elettronica che suona quasi morente”, le note popolari della Banda di Cisternino, una misteriosa teoria di “nonnine” o meglio Grandmother e animali domestici erutteranno con il loro vitalismo verso l’esterno della grotta coinvolgendo in una parata agreste il pubblico.
“In netto contrasto con la prevalente chiara e sobria razionalità del minimalismo intellettuale delle arti contemporanee, González confidando in se stesso agisce seguendo la massima  del “more is more”.
Apparentemente prende in prestito ed adatta elementi e motivi e drammatici della iconografia Pop e li assembla in una fantasmagoria cromatica che ci colpisce per la sua elaborazione ornata. Il suo stile distintamente ideosincratico mescola insieme la cultura di ogni giorno e con una immaginazione barocca lussureggiante. Eppure questa grandeur barocca è segnata da molti accenni al post modernismo, rozzamente ed imperfettamente intossicata con uno stile di eccessiva ornamentazione che impiega ironicamente elementi della cultura di massa del ventesimo secolo, come pubblicità, fumetti e altri oggetti culturali kitsch per produrre dramma, tensione ed esuberanza nel suo delirante lavoro artistico.“ Lukas Feireiss
“Le capre richiamano la nascita della tragedia greca (nel greco antico tragoidia è la canzone delle capre) in lode di Dioniso il dio del raccolto dell’uva del vino della pazzia rituale e dell’estasi nella mitologia greca, e dei Satiri una truppa di Dei al maschile, compagni con lineamenti caprini.
Accade così che i drammi greci in onore di Dioniso venivano rappresentati nel mese greco di Elafebolion Marzo / Aprile che ulteriormente coincide con questa extra-vaganza di González pensata per aprile inoltrato”. [Lukas Feireis]
Le terre di Masseria Torre Coccaro saranno quindi simbolicamente la soglia verso l’origine del Mondo, un mondo altro, il mondo immaginifico di Daniel González. L’ingresso a questa alterità sarà segnato da una porta consunta e traballante, su cui spuntano iridescenti concrezioni minerarie che avviluppano anche l’interno della cava. Questa caverna-ventre, in una maniera che ricorda Fellini, accoglie un gruppo di Grandmothers (nonne) che indossano borse selvaggiamente costumizzate da González.

Con le loro “borse aggressive” simboli del ventre e della femminilità le Grandmothers si materializzeranno  (ore 18.00) alla Fondazione Museo Pino Pascali, dove il rituale verrà chiuso con una passeggiata, un ultimo attraversamento che riecheggia il rito popolare della camminate del Corse del paese e una sfilata di moda. Sono esse una personificazione di chi da la vita e il nutrimento, incarnazioni e apoteosi della “grande madre”, menadi che nella loro frenesia e devozione  sovvertivano le oppressive restrizioni dei potenti e allo stesso tempo rappresentavano la fertilità, la fecondità, l’abbondanza agricola.

 

The Door to the Origin of the World with Grandmother Bag Collection INVITATION